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Aprire e gestire la Partita Iva per lavorare online: terrificante lancio nel vuoto o incredibile opportunità di spiegare le ali?

Aprire e gestire la Partita Iva: da quanto ci stai pensando? E quanto ti stai arrovellando nell’indecisione?

Che aprire una partita Iva sia un passo coraggioso, non c’è dubbio.
La maggior parte di noi è cresciuta con il mito del posto fisso, del contratto, della sicurezza di uno stipendio che arriva regolarmente in cambio della nostra prestazione di tempo e competenza insieme a garanzia di ferie, malattia, permessi e contributi versati.

A meno che non si faccia parte di una famiglia di imprenditori o di liberi professionisti, difficilmente il nostro modo di pensare il lavoro si allontana dalla rassicurante idea del contratto, ma..

Da quanto non esiste più la sicurezza del posto fisso?

Ahimè, il miraggio del posto fisso è traballante da un bel po’. Era il 1999, io ero in 5a liceo e un consulente per l’orientamento all’impiego venne a spiegare alla mia classe che il nostro futuro avrebbe previsto un percorso di lavoro diverso da quello che ci aspettavamo.

Le proiezioni del 2000 erano di un mercato del lavoro che sarebbe cambiato repentinamente e che avremmo dovuto prepararci all’idea di cambiare con lui. Era vero.

Un paio d’anni dopo il Governo Italiano avrebbe introdotto il massiccio uso dei contratti a termine, o a progetto, come vuoi chiamarli va bene, e il sogno del “tempo indeterminato” se ne andò in frantumi, sbriciolandosi.

Il mestiere della comunicazione e la fluidità dei contratti

Per quanto mi riguarda, la prospettiva nella quale avrei dovuto cambiare spesso lavoro e posizione professionale non mi preoccupava molto.. ero già allora incuriosita da molte cose e – sinceramente – non avrei creduto di resistere molto con un lavoro che sarebbe stato lo stesso tutta la vita.

Per questo motivo e per il fatto di aver scelto la comunicazione come ambito professionale e di ricerca, posso dire che l’idea di svolgere il mio lavoro da freelance con Partita Iva è stata l’unica che ho potuto prendere in considerazione.. e direi che, visto come si sono stravolti i tempi recentissimamente, non me ne sono pentita affatto.

Quanti italiani sognano di iniziare una carriera da freelance?

Lo sai che in Italia abbiamo uno dei numeri più alti di freelance di Europa?

Siamo in 3 milioni e 500mila* e, nonostante il 2020 sia stato un periodo durissimo per tutto il mercato del lavoro, continuiamo ad essere in tanti e spesso in forte ascesa (soprattutto quelli che sono impegnati nel mercato del digitale).

L’online ha, in effetti, aperto una marea di possibilità per coloro che sanno uscire un minimo dalla propria zona di confort.

Annullando le distanze fisiche, permettendo di raggiungere ogni tipo di dato online, offrendo ormai centinaia di soluzioni per quel che riguarda la comunicazione e lo scambio di dati, il lavoro digitale ha permesso a moltissimi di noi di ridurre i propri bisogni operativi a un pc e una connessione internet.

L’unica cosa che manca, a questo punto, è un più alto livello di consapevolezza degli strumenti e di competenza generale, ma per quello c’è solo da rimboccarsi le maniche e lavorare.

______
*Se sei interessato ad approfondire puoi leggere questo interessante articolo di Quali sono i numeri dei Freelance in Italia.

Scegliere la carriera da freelance vs cercare un impiego

Avendo a che fare spesso con praticanti o giovani in formazione, mi capita sovente di ricevere domande sull’apertura e la gestione della Partita Iva, se possa essere una scelta azzeccata quella di iniziare un lavoro autonomo piuttosto che cercare di entrare a far parte di un’azienda.

A queste domande rispondo con grande cautela perché le scelte sono sempre personali e entrare a gamba tesa con delle risposte troppo definitive non mi sembra di grande aiuto, però cerco di far riflettere su alcune cose che sono a mio parere essenziali per prendere delle decisioni importanti.

via GIPHY

Le domande che di solito pongo per cercare di mettere in moto una riflessione nel mio interlocutore sono:

  1. Quanto ti conosci per fare un passo del genere?
  2. Quanto sei pronto ad essere proattivo nella tua attività (ovvero gestire i progetti di lavoro autonomamente, procacciarti i clienti, gestire relazioni, mantenere i contatti, continuare a formarti)?
  3. Quante cose sei disposto ad imparare che non c’entrano niente con le tue competenze professionali?
  4. Conosci il mercato in cui ti vuoi inserire?
  5. Quanto sei resiliente?
  6. Sei in grado di sopportare stress, contrattempi, contrasti ed errori in cui sicuramente incapperai?
  7. Quanto ti piace avere a che fare con le persone? Che valore dai alla comunicazione, soprattutto la tua?
  8. Ma soprattutto: sei in grado di gestire il denaro?

Queste non sono domande che faccio per spaventare qualcuno, sono le questioni più critiche che riguardano le persone che si vogliono mettere in proprio.

Da una parte è una questione di carattere: se sei un abitudinario che ha bisogno di lavorare seguendo le indicazioni di qualcun altro, magari il lavoro autonomo non fa per te.

Lo stesso vale se odi aver a che fare con la gente. Rischieresti di trasformare ogni relazione con il cliente in un massacro.

Bada bene: io credo che quasi qualsiasi cosa di noi può cambiare se decidiamo di lavorarci sopra consapevolmente. Solo che è molto importante sapere da dove partiamo prima di imbarcarci in un’impresa.. soprattutto se siamo da soli.

Mettersi in proprio senza alcun tipo di esperienza pregressa

Certo che aprire Partita Iva e lanciarsi nel mondo del lavoro senza aver alcun tipo di esperienza è un salto davvero grande. Sta a te viverla con perenne angoscia o come un’avventura pazzesca.

Di certo posso dirti che, da questo lato della barricata, siamo in tanti… e siamo ancora vivi!

Allo stesso modo dovrai mettere in conto che le cose da imparare, all’inizio della carriera da freelance, sono tante.

Non sarai solo un professionista ma anche un imprenditore.

Nessuno venderà i tuoi servizi se non tu, nessuno capirà come si affronta il tuo mercato se non tu, nessuno comunicherà al posto tuo e nessuno gestirà tariffari, contratti, entrate e uscite se non tu. (Ma se poi assumi subito un pool di assistenti non sei un freelance, sei una S.r.l.!) 🙂

È quindi importante che tu sappia che studierai e ti scornerai a lungo con una miriade di questioni che non hanno a che fare con la tua competenza in senso stretto, e che sarà meglio che impari in fretta per non fare troppe stupidaggini che prima o poi pagherai.

Dall’altra, il mestiere del freelance è un’autentica gioia se:

  1. Ti piace lavorare con molte persone e su molti progetti diversi
  2. Ti annoi spesso a fare sempre la stessa cosa
  3. Ti entusiasmi di fronte ogni nuova sfida
  4. Ti stimolano le novità, ti senti un problem solver
  5. Possiedi creatività e coscienza
  6. Credi molto nel tuo operato e non hai dubbi che il mercato stia aspettando proprio te!

Sei in procinto di aprire e gestire Partita Iva per lavorare online?

Se hai praticamente deciso di aprire partita iva, ti consiglio di parlare con più professionisti possibili e farti un’idea di come va il mercato in cui vuoi inserirti.

Se questo è il mercato del digitale, posso mettermi tra quelli che ti diranno che sicuramente è un ambito di grandi opportunità e di lotte feroci, ma se ti piace il mestiere dovresti di sicuro pensarci. 

Per la fiscalità è quasi certo che potresti trovarti a optare per aprire una partita iva forfettaria. Il regime semplificato ti mette davvero nella condizione di rischiare pochissimo in termini di investimenti e di comprendere come orientarti con i tuoi tempi e modi.

Se non hai un consulente fiscale o stai comunque cercando una soluzione per la gestione della tua contabilità, mi sento di consigliarti Fiscozen, un team di consulenti fiscali a tua disposizione  che, a fronte di un canone annuo fisso (e davvero vantaggioso) ti offre un ottimo pacchetto di servizi tra cui:

  • Consulente fiscale dedicato;
  • Apertura della Partita IVA in 24 ore;
  • Fatturazione tradizionale ed elettronica;
  • Previsione delle tasse da pagare in tempo reale nell’anno corrente e successivo;
  • Dichiarazione dei redditi annuale;

Questo ti permette di semplificare la tua esperienza come libero professionista e, fidati, facendoti risparmiare molti soldi e tempo.

Se hai dubbi o domande, approfitta della consulenza gratuita e senza impegno offerta da Fiscozen. 

Se poi vorrai sottoscrivere il servizio, potrai usufruire di 50€ di sconto sul primo anno di abbonamento.

Io per oggi smetto qui, ma se vuoi farmi ancora delle domande rimango a tua completa disposizione.. basta che commenti l’articolo e iniziamo a parlarne!

Approfitta dello sconto su Fiscozen!

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